Trattato d'amicizia tra il SRING il Regno delle Due Sicilie e la Serenissima Republica di Venezia.
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Trattato d'amicizia tra il SRING il Regno delle Due Sicilie e la Serenissima Republica di Venezia.
Trattato d'amicizia tra il SRING il Regno delle Due Sicilie e la Serenissima Republica di Venezia.
Nella loro grande saggezza, Sua Grandezza Marianna "Lutetiae" Foscari, Doge della Serenissima Repubblica Di Venezia,Contessa della Valle dell'Ombrone,Viscontessa dell'Ossola Inferiore, Don Stefan Sforza "Sir_Biss", Duca del Ducato di Milano,Sophie De Polignac "Sophy" Signora di Siena
desiderano mettere per iscritto il presente trattato d'amicizia, per rafforzare i legami tra le proprie terre, con la speranza che le relazioni tra le parti contraenti siano basate sull'amicizia e la collaborazione.
ARTICOLO I - Del riconoscimento di sovvranità
Le parte riconoscono le altre parti come indipedenti e sovrani nelle lore terre, e questo in modo inalienabile.
Gli ordini di stato (collana o imperiali) delle parte stabiliti nelle terre delle altre parte sono autorizzati a stabilirvisi nel rispetto dell'articolo II. Il ruolo di un tale ordine statale stabilito in un' altra terra é solo e giustamente di proseguire le buone relazione tra le parti.
ARTICOLO II - della partecipazione a qualsiasi trattato -
Le parti contraenti si impegnano a non partecipare ad alcun trattato, accordo o convenzione ostile alle altre parti e contrario al presente trattato. Sono considerati ostili i trattati, accordi o convenzioni che mirano a nuocere o prendere con la forza parte del territorio dell'uno dei contraenti.
ARTICOLO III- della non aggressione -
a) Il SRING, il Regno delle Due Sicilie e la Republica di Venezia s’impegnano a non intraprendere l'una contro l'altra alcuna azione militare.
Di conseguenza le Altezze Reali, con i rispettivi consiglieri s'impegnano a non far entrare sul territorio della controparte le proprie armate, salvo un esplicita autorizzazione dello stato ospitante.
b) Le tre parti non saranno ritenute come responsabili di potenziali disordini commessi da armate non legittime venute dall'uno o dall'altro Regno. In questo caso, uniranno le loro forze per combattere i traditori.
c) Il SRING il Regno delle Due Sicilie e la Republica di Venezia, con i loro rispettivi consiglieri e cittadini s'impegnano a non creare, sostenere o incoraggiare disordini sul territorio della controparte con qualunque mezzo (sommosse etc.).
ARTICOLO IV - del commercio -
a) I ministri economici dei rispettivi stati si impegnano a collaborare e se necessario a scambiarsi informazioni, a patto che non rivelino dati che possano mettere in pericolo la sicurezza e la stabilità politica, economica e sociale del proprio paese.
b) Qualora la situazione politico-economica lo permetta, il SRING il Regno delle Due Sicilie e la Republica di Venezia si impegnano a favorire i commerci fra le controparti.
Ogni volta se ne presenterà l'occasione, le merci verranno trasportate preferibilmente da membri del corpo diplomatico, scortati da cavalieri riconosciuti tali dai firmatari.
Il costo del trasporto, salvo diverso accordo, sarà equamente diviso tra le province in causa.
c) Le Parti contraenti, si impegnano a non condurre destabilizzazione economica l'una verso l'altra, ed a punire gli autori se provenienti dai propri territori o le persone che agiscono sul loro territorio.
ARTICOLO V - della cultura -
a) Le Parti si impegnano a favorire lo scambio culturale, artistico e scientifico fra il SRING il Regno delle Due Sicilie e la Republica di Venezia, mediante l’organizzazione di eventi (mostre, corsi, feste) che vengano accordati, allo scopo di aumentare il prestigio di entrambi i territori.Inoltre i contraenti sostengono anche i municipi che vogliono impegnarsi a questo scopo.
b) Visto e considerato l'importanza della cultura e della scienza i contraenti si impegnano, se richiesto, a mettere a disposizione dei rettori e degli studenti alcune stanze, presso i propri castelli, ove, gli accademici potranno confrontarsi e dedicarsi agli studi.
c) Qualora un Università dei Firmatari abbia necessità di docenti, se richiesto nella figura del magnifico rettore, l'altra parte si attiverà per cercare di soddisfare questo bisogno.
La controparte si impegna ad assicurare almeno 20 ( venti ) lezioni della materia in questione, nel corso di 20 ( venti ) giorni dal momento in cui il professore arriva nella prima città del territorio ospitante, e tali lezioni saranno affidate interamente e solamente al docente ospite. Il docente ospite si obbligherà a rispettare il salario usuale dell'università ospitante (a meno che un salario diverso non sia stato preventivamente stabilito con il Rettore dell'università ospitante).
Eventuali altre lezioni saranno decise in comune accordo tra i professori ed il rettore o senato accademico della provincia ospitante. Infine il governo dei firmatari si obbliggherà, su richiesta del docente ospite, a fornirgli un mandato per poter trasportare i guadagni del periodo di insegnamento in sicurezza sulla via del ritorno.
d) Di volta in volta i docenti ed il Rettore dell'università ospitante si accorderanno per le spese dei viaggi.
ARTICOLO VI - della modifica del trattato -
Il trattato può esser modificato solo tramite accordo scritto di entrambi i soggetti firmatari.
In caso di disaccordo il trattato rimane in vigore.
ARTICOLO VII - rottura del trattato -
a) I Firmatari e i loro successori si impegnano a rispettare gli articoli di questo trattato.
b) Il trattato può esser annullato o per mutuo consenso delle due parti firmatarie o per inadempimento degli articoli o clausole presenti nel Trattato.In caso di inadempimento,la contraparte danneggiata potrà decidere di non rendere nullo il trattato. Se invece decide di romperlo, dovrà manifestare il suo desidero come previsto nel punto d) di questo articolo.
c) Nel caso in cui uno dei contraenti, dichiari guerra, attacchi o invada uno stato alleato della controparte, il presente trattato sarà considerato nullo.
d) Il contraente che desidera porre fine al presente trattato deve far pervenire una lettera ufficiale di denunzia presso la sede diplomatica dell'altro contraente. Quest'ultimo dispone di 7 ( sette ) giorni lavorativi per prenderne atto. Senza risposta ufficiale che lo accenna, il presente contratto è considerato annullato passati questi termini. Le parti contraenti si impegnano a pubblicare in modo ufficiale una lettera che precisa l'abrogazione del contratto.
ARTICOLO VIII - dell'entrata in vigore del trattato -
Il presente trattato entra in vigore, senza limitazione di tempo, al momento della firma di tutti i dignitari, che impegnano al rispetto del medesimo, le loro terre ed i loro popoli.
firmato a Palazzo Ducale in Venezia il 23 Mars 1458
In Rappresentanza del Regno delle Due Sicilie
Sua Altezza Reale, Heria "Velle" d'Altavilla, Sovrana delle Due Sicilie, Contessa di Vairano
Sua Eccellenza, Elisabetta Maria D'Oria Borbone "Lady_carey", Cancelliere delle Due Sicilie, Contessa d'Albe
Sua Eccellenza, Giacomo DeCiccis Sforza "Fortunatojack", Ciambellano Reale delle Due Sicilie
In Rappresentanza della Serenissima Repubblica di Venezia:
Sua Serenità Fly91 Della Carmagnola, Serenissimo Doge della Repubblica di Venezia
Sua Eccellenza Ludovico I "Nicuz"Della Scala Conte di Feltre, Barone di Sona e Gran Ciambellano della Serenissima Repubblica di Venezia.
Giuseppe Cagliabrese Nanteuil-Malaterra, Barone d'Ischia, Ambasciatore della Serenissima Repubblica di Venezia presso lo SRING e Daniel Visconti Lancaster detto Spurio, Barone di Castellalto e Ambasciatore presso il Regno delle Due Sicilie.
In Rappresentanza del Sacro Romano Impero Germanico
Niconoss d'Acoma, Prime Capitaine, pour le Haut Commandement Impérial
Sua Eccelenza Raoul de Montjoie detto "roi-lezard", Primo Cancelliere Imperiale
Modena
Miriam Serena "Misery" di Montefeltro, Duchessa di Modena
Milano
Don Stefan Sofrza "Sir_Biss", Duca di Milano
Maria Jolanda Stibbert, Gran Ciambellano del Ducato di Milano
Sa Grasce la Duchesse Marjolainne de Reaumont_Kado'ch, Duchesse de Lorraine
Sua grascia Sanguinela de la Roche Blanche, duchessa di Savoia
Sua Eccellenza Eddo Puegmirol, cancelliere
Siena
Sophie De Polignac "Sophy" Signora di Siena
Traité d'amitié entre le Saint Empire Romain Germanique, le Royaume des deux Sicile et la sérénissime République de Venise
Dans leur grandes sagesses, Sa Grandeur Marianna "Lutetiae" Foscari, Doge de la Sérénissime République de Venise, Sa Grandeur Miriam Serena "Misery" di Montefeltro, Ducehsse de Modena, Sa Grandeur Stefan Sforza "Sir_Biss", Duc de Milan, Sophie De Polignac "Sophy" Dame de Sienne, établissent le présent traité d'amitié, afin de renforcer les liens entre leurs Etats, avec l'espérance que les relations entre les parties contractantes soient basées sur l'amitié et la collaboration.
ARTICLE I De la reconnaissance mutuelles de souverainetés.
Chacune des parties reconnait les autres parties comme indépendantes et souveraines en leurs terres, et ce de manière inaliénable.
Les ordre d'Etats d'une des parties établis dans une terre de l'autre partie est autorisé à s'installer dans le respect de l'article 2. Son rôle est précisément et uniquement d'entretenir de bonne relation entre les entités souveraines que sont l'Empire la RSdV et le R2S.
ARTICLE II - De la signature de tierces traités.
Les parties contractantes s'engagent à ne paas signer de traité, accord ou convention hostile aux autres parties et contraire au présent traité. Sont considérés hostile les traités accords ou conventions qui visent à nuire ou prendre par la force une partie du territoire d'un des contractants.
ARTICLE III - De la non agression
a) La RSdV l'Empire et le R2S s'engagent à ne pas entreprendre l'un contre l'autre aucune action militaire.
En conséquence, les dignitaires impériaux, dignitaires républicains et Son Altesse Royale ainsi que ses conseillers, s'engagent à ne pas faire rentrer sur les terres des autres contractant leurs propres armées, saufs autorisation explicites de l'État hôtes.
b) Les parties ne seront pas retenues comme responsables de desordres potentiels commises d'armées non légitimes venues d'une autres parties contractantes. Dans ce cas, les parties uniront leurs forces pour combattre les traitres et contrevenants.
c) La RSdV, le SRING et de R2S, ainsi que leurs conseillers respectifs et citoyens, s'engagent à ne pas créer, soutenir ou encourager des désordres sur les territoires des autres parties, par quelques moyens que se soit (révoltes etc).
ARTICLE IV - Du commerce -
a) Les Commissaires au Commerce des états respectifs s'engagent à collaborer et si nécessaire à s'échanger des informations, à condition que cesdites informations ne révèlent pas de données qui puissent mettre en danger la sûreté et la stabilité politique, économique et sociale d'un territoire.
b) Au cas où la situation politico-économique le permet, Saint Empire Romain Germanique, le Royaume des Deux Siciles et la République de Venise s'engagent à favoriser le commerce entre-eux.
Chaque fois que l'occasion se présente, les marchandises doivent être transportées de préférence par des membres d'un corps diplomatique, escortés par des convoyeurs reconnus.
Le coût de tous les frais du transport, sera équitablement divisé entre les province en cause, sauf avis divergeants.
c) Les parties contractantes, s'engagent à ne pas mener de déstabilisations économiques l'une vers l'autre, et à punir d'éventuels manifestants agissant négativement sur leur territoire.
ARTICLE V - De la culture -
a) Le Saint Empire Romain Germanique, le Royaume des Deux Siciles et la Républiques de Venise s'engagent à favoriser l'échange culturel, artistique et scientifique entre-eux, au moyen d'organisations d'évènements (expositions, cours, fêtes) orchestrés pour augmenter le prestige des deux territoires. En outre les contractants soutiennent même les mairies qui veulent s'engager à cet effet.
b) Considérant l'importance de la culture et de la science, les contractants s'engagent, si demandé, à mettre à disposition des recteurs et des étudiants, quelques chambres, près de leurs châteaux, où les universitaires pourront se confronter et se dédier aux études.
c) Au cas où une université aurait besoin de professeurs, et par demande du recteur, l'autre partie s'engage à satisfaire au plus vite ce besoin.
L'autres parties s'engagent à assurer au moins 20 leçons de la matière en question en 20 jours à l'instant où le professeur arrive dans la première ville du territoire recevant, et de telles leçons seront confiées entièrement et seulement à l'enseignant venu de l'extérieur. Ledit enseignant venu de l'extérieur devra obligatoirement respecter le salaire usuel de l'université recevante (à moins qu'un autre salaire n'ait pas été antérieurement établi avec le Recteur de l'université recevante).
D'éventuelles autres leçons seront décidées en commun accord entre les professeurs et le recteur ou le Sénat Académique de la province recevante. Enfin l'autre gouvernement fournira, sur demande de l'enseignant venu de l'extérieur, un mandat pour pouvoir transporter les gains de la période d'enseignement en sûreté.
d) En échange les professeurs et le recteur de l'université recevante s'accorderont pour les frais des voyages.
ARTICLE VI - De la modification du traité -
Le traité peut être modifié seulement par accord écrit entre les trois signataires.
En cas de désaccord le traité restera en vigueur.
ARTICLE VII - Rupture du traité -
a) Les Signataires et leurs successeurs s'engagent à respecter les articles de ce traité.
b) Le traité peut être annulé par consentement des parties signataires, suite à non respect des articles ou clauses présents dans ledit traité. Dans un cas de non respect, une partie subissant préjudice pourra décider de ne pas casser le traité. Si au contraire elle souhaite se désengager, elle devra manifester sa volonté au préalable comme prévu dans la clause d) qui suit.
c) Au cas où un des contractants déclare la guerre, attaque ou envahit un état allié d'une autre des parties, le présent traité sera considéré cassé sur-le-champs.
d) Le contractant qui désire rompre le présent traité doit faire parvenir une lettre officielle au siège diplomatique des autres contractants. Ces derniers disposent de 7 jours pour en prendre acte. Sans réponse officielle, le présent traité est considéré comme annulé. Les parties contractantes engagent à publier officiellement une lettre publique qui précise l'abrogation du traité.
ARTICLE VIII - De l'entrée en vigueur du traité -
Le présent traité entre en vigueur, sans limite de temps, à l'instant où les dignitaires l'auront signé. Ces dits dignitaires s'engagent au respect des terres et des peuples des deux Royaumes.
Signé à Palais Ducal de Venise le 23 Mars de 1458.
In Rappresentanza del Regno delle Due Sicilie
Son Altesse Royale, Heria "Velle" d'Altavilla, Souveraine des Deux Sicile, Contessa di Vairano
Son Excellence, Elisabetta Maria D'Oria Borbone "Lady_carey", Chancellière des Deux Sicile, Contessa d'Albe
Sua Eccellenza, Giacomo DeCiccis Sforza "Fortunatojack", Ciambellano Reale des Deux Sicile
Représentent la Sérénissime République de Venise :
Sa Grandeur Fly91 Della Carmagnola, Doge de la Sérénissime République de Venise
Son Excellence Ludovico I "Nicuz" Della Scala , Cont de Feltre Baron de Sona Chancellier de la Sérénissime République de Venise
Sir Giuseppe Cagliabrese Nanteuil-Malaterra, Baron d'Ischia, Ambassadeur auprès de le Saint Empire Romain Germanique et Daniel Visconti Lancaster " Spurio", Baron de Castellalto e Ambassadeur auprès de le Royaume des Deux Siciles
Représentent le Saint Empire Romain Germanique:
Niconoss d'Acoma, Prime Capitaine, pour le Haut Commandement Impérial
Son Excellence Raoul de Montjoie, dit "roi-lezard", Prime Chancelier du Saint Empire
Sa Grandeur Miriam Serena "Misery" di Montefeltro, Duchessa di Modena
Don Stefan Sofrza "Sir_Biss", Duca di Milano
Maria Jolanda Stibbert, Gran Ciambellano del Ducato di Milano
Sa Grasce la Duchesse Marjolainne de Reaumont_Kado'ch, Duchesse de Lorraine
Sa grasce Sanguinela de la Roche Blanche, duchesse de Savoie
Son Excellence Eddo Puegmirol pour la chancellerie
Siena
Sophie De Polignac "Sophy" Signora di Siena
Sophy- Messaggi : 439
Data d'iscrizione : 10.10.09
Re: Trattato d'amicizia tra il SRING il Regno delle Due Sicilie e la Serenissima Republica di Venezia.
[rp]
Noi, Consiglio della Repubblica, per grazia di Dio e a nome del Popolo senese
nuntiamus:
Intendiamo come preambolo chiarire due punti come conseguenza di quello che verrà annnuciato poi:
1) Non verranno presi provvedimenti contro i cittadini di Modena.
2) Il Principe è il rappresentate di Siena, non della ManoNera. Se necessitate di chiarimenti o informazioni potete conttatarlo attraverso i normali canali diplomatici.
Veniamo ora ai fatti....
Modena ha congelato i trattati. Alla fine di questa comunicazione è nostra intenzione chiedere l'annullamento ufficiale.
I cittadini senesi sono stati trattati alla strenua dei cani randagi e questo è un affronto che non siamo disposti a tollerare. Nessun vero alleato avrebbe fatto una cosa del genere.
Queste sono le testimonianze del capoporto e del Ministro delle miniere e dei nostro ambasciatore:
Prova 1
Re: Messiva da Modena
Messaggio Tary il Lun Mag 05, 2014 9:55 pm
Buona sera ho qui una missiva urgente del Gran Ciambellano di Modena...
si prega di non consentire l'attracco alla nave One Piece... In quanto ha affondato una nave in missione commerciale per il Ducato di Modena...
Tary
Re: Messiva da Modena
Messaggio Freyja il Mar Mag 06, 2014 11:03 am
Eccellenza, temo il vento abbia portato via la vostra missiva, potreste cortesemente farmene avere una copia?
Nel frattempo anticiperò la questione al Gran ciambellano.
Re: Messiva da Modena
Messaggio Hermes1976 il Mar Mag 06, 2014 11:27 am
Informo il ministro delle miniere.
Ma la prego di farmi pervenire una missiva ufficiale.
Grazie.
[/rp]
Prova 2
[rp]
6 maggio. Ore 21,50
CAPOPORTO:
[b]Buonasera, Signor Ministro
ho piacere di comunicarvi che la costruzione della nave richiesta dal nostro principe, Messer Albertino, è gia' stata avviata: oggi è cominciato il lavoro dei carpentieri.
Nel frattempo ho ricevuto comunicazione dal gentil capitano Klizia, che richiede riparazione per la sua nave.
Vi chiedo l'autorizzazione ad accettare il passaggio della nave dalla banchina al bacino di carenaggio, in modo da poter valutare l'entità della riparazione richiesta.
Ho gia' avvisato il Capitano, che sarà contattata da vi per la firma del contratto specifico di riparazione.[/rp]
Prova 3
[rp]
7 maggio. Ore 11,06
MINISTRO DELLE MINIERE:
Procedete pure... fatemi poi sapere quali sono i danni così che possa fare il preventivo per la riparazione. Attendete dunque che riporti qui il contratto firmato per procedere coi lavori di riparazione.[/rp]
[rp]7 maggio. Ore 22,06
CAPOPORTO:
SIGNOR MINISTRO, SIGNOR MINISTRO!!!!
Si fermò per riprendere fiato.
Signor Ministro, brutte notizie sulla nave di cui vi parlavo ieri per la riparazione.
Questa la missiva che ho ricevuto da Madama Anajs, Ministro delle Miniere del ducato di Modena:
-Nella missiva il ministro Modenese, ci rende noto che abbiamo una nave pirata in porto. Ci viene chiesto di non far attraccare la nave. La nave One Piece era già in porto.-
-Nell'altra missiva il capitano Klizia tenta di giustificarsi e dice espressamente:
Per non mettervi nei guai preferisco non chiedere il permesso in dogana.
In caso contrario sono disposta a lasciare il porto al più presto domani visto che oggi il mio equipaggio già lavora.
CAPOPORTO:
A questo punto ho contattato il capitano Klizia e le ho comunicato che, stante questa situazione, non è possibile accettare la sua richiesta di riparazione, a meno che si chiariscano le cose, cosa che mi auguro per lei di tutto il cuore.[/rp]
Prova 4
[rp]
8 maggio. Ore 11,11
MINISTRO DELLE MINIERE:
Ben fatto Vorreius, non sapevo che la nave fosse la One Piece. Per quanto mi riguarda già sapevo che quella particolare nave non andava fatta attraccare. Per le prossime volte, a scanso di equivoci, comunicatemi anche il nome della Nave oltre il nome del Capitano.
[/rp]
Quindi ricapitolando:
Il 5 maggio l'ambasciatore di modena presso la nostar repubblica ci comunica via pm di non dare accesso alla nave in porto.
Il 6 maggio chiediamo un comunicato ufficiale.
Il 7 maggio Modena ci rende noto che abbiamo una nave con equipaggio che ha commesso dei crimini di pirateria, nel nostro porto.
Il 8 maggio abbiamo aspettato una comunicazione ufficiale.
Il 9 maggio la nave lascia il porto verso le 23. Se voi pretendete che il capoporto faccia gli straordinari, sbagliate. Anche lei ha una vita.
Il 10 maggio arriva il comunicato ufficiale di Modena. La nave dei pirati ha gia' lasciato il porto.
Non stiamo nascondendo nessun documento utile. Le prove sono in bella vista. La duchessa le ha trovate facilmente.
La nave il 7 maggio doveva lasciare il porto. Se una nave resta più di quanto richiesto non la cannoneggiamo, ci facciamo pagare la mora.
Modena ordina e Siena ubbidisce come un bravo cagnolino? ERRORE.
Non intendiamo pagare nessun risarcimento.
Era vostra premura far scortare degnamente una nave colma di merci e beni. Ora in mano ai pirati.
Era vostra premura mandare a Siena un comunicato ufficiale il giorno 7 maggio.
Modena ha chiesto a Firenze, Genova e il Regno delle 2 Sicilie di utilizzare le navi per rintracciare la nave pirata. Siena non viene nemmeno presa in considerazione.
Modena il giorno 7 maggio sapeva che la nave era ad Orbetello.
Modena poteva chiedere ai suoi alleati di andare nei pressi del porto di Orbetello e aspettare la nave una volta uscita.
Modena poteva compilare in modo visibile, una denuncia a carico dei pirati, svolgere un processo e chiedere in qualsiasi luogo di confermare la sentenza. Se ciò fosse avvenuto il PM e il giudice di Siena avrebbero potuto fermarli.
Non siamo complici dei pirati, la loro nave non è stata riparata.
Pagare un eventuale risarcimento equivale a considerarci complici dei pirati.
Redatto e sigillato nel Palazzo Pubblico di Siena il primo giorno, del mese di giugno, dell'anno di grazia 1462.
Ad perpetuam rei memoriam.
Per il Consiglio
Giovanno Stewart
Signore della Repubblica di Siena
[/rp]
Noi, Consiglio della Repubblica, per grazia di Dio e a nome del Popolo senese
nuntiamus:
Intendiamo come preambolo chiarire due punti come conseguenza di quello che verrà annnuciato poi:
1) Non verranno presi provvedimenti contro i cittadini di Modena.
2) Il Principe è il rappresentate di Siena, non della ManoNera. Se necessitate di chiarimenti o informazioni potete conttatarlo attraverso i normali canali diplomatici.
Veniamo ora ai fatti....
Modena ha congelato i trattati. Alla fine di questa comunicazione è nostra intenzione chiedere l'annullamento ufficiale.
I cittadini senesi sono stati trattati alla strenua dei cani randagi e questo è un affronto che non siamo disposti a tollerare. Nessun vero alleato avrebbe fatto una cosa del genere.
Queste sono le testimonianze del capoporto e del Ministro delle miniere e dei nostro ambasciatore:
Prova 1
Re: Messiva da Modena
Messaggio Tary il Lun Mag 05, 2014 9:55 pm
Buona sera ho qui una missiva urgente del Gran Ciambellano di Modena...
si prega di non consentire l'attracco alla nave One Piece... In quanto ha affondato una nave in missione commerciale per il Ducato di Modena...
Tary
Re: Messiva da Modena
Messaggio Freyja il Mar Mag 06, 2014 11:03 am
Eccellenza, temo il vento abbia portato via la vostra missiva, potreste cortesemente farmene avere una copia?
Nel frattempo anticiperò la questione al Gran ciambellano.
Re: Messiva da Modena
Messaggio Hermes1976 il Mar Mag 06, 2014 11:27 am
Informo il ministro delle miniere.
Ma la prego di farmi pervenire una missiva ufficiale.
Grazie.
[/rp]
Prova 2
[rp]
6 maggio. Ore 21,50
CAPOPORTO:
[b]Buonasera, Signor Ministro
ho piacere di comunicarvi che la costruzione della nave richiesta dal nostro principe, Messer Albertino, è gia' stata avviata: oggi è cominciato il lavoro dei carpentieri.
Nel frattempo ho ricevuto comunicazione dal gentil capitano Klizia, che richiede riparazione per la sua nave.
Vi chiedo l'autorizzazione ad accettare il passaggio della nave dalla banchina al bacino di carenaggio, in modo da poter valutare l'entità della riparazione richiesta.
Ho gia' avvisato il Capitano, che sarà contattata da vi per la firma del contratto specifico di riparazione.[/rp]
Prova 3
[rp]
7 maggio. Ore 11,06
MINISTRO DELLE MINIERE:
Procedete pure... fatemi poi sapere quali sono i danni così che possa fare il preventivo per la riparazione. Attendete dunque che riporti qui il contratto firmato per procedere coi lavori di riparazione.[/rp]
[rp]7 maggio. Ore 22,06
CAPOPORTO:
SIGNOR MINISTRO, SIGNOR MINISTRO!!!!
Si fermò per riprendere fiato.
Signor Ministro, brutte notizie sulla nave di cui vi parlavo ieri per la riparazione.
Questa la missiva che ho ricevuto da Madama Anajs, Ministro delle Miniere del ducato di Modena:
-Nella missiva il ministro Modenese, ci rende noto che abbiamo una nave pirata in porto. Ci viene chiesto di non far attraccare la nave. La nave One Piece era già in porto.-
-Nell'altra missiva il capitano Klizia tenta di giustificarsi e dice espressamente:
Per non mettervi nei guai preferisco non chiedere il permesso in dogana.
In caso contrario sono disposta a lasciare il porto al più presto domani visto che oggi il mio equipaggio già lavora.
CAPOPORTO:
A questo punto ho contattato il capitano Klizia e le ho comunicato che, stante questa situazione, non è possibile accettare la sua richiesta di riparazione, a meno che si chiariscano le cose, cosa che mi auguro per lei di tutto il cuore.[/rp]
Prova 4
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8 maggio. Ore 11,11
MINISTRO DELLE MINIERE:
Ben fatto Vorreius, non sapevo che la nave fosse la One Piece. Per quanto mi riguarda già sapevo che quella particolare nave non andava fatta attraccare. Per le prossime volte, a scanso di equivoci, comunicatemi anche il nome della Nave oltre il nome del Capitano.
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Quindi ricapitolando:
Il 5 maggio l'ambasciatore di modena presso la nostar repubblica ci comunica via pm di non dare accesso alla nave in porto.
Il 6 maggio chiediamo un comunicato ufficiale.
Il 7 maggio Modena ci rende noto che abbiamo una nave con equipaggio che ha commesso dei crimini di pirateria, nel nostro porto.
Il 8 maggio abbiamo aspettato una comunicazione ufficiale.
Il 9 maggio la nave lascia il porto verso le 23. Se voi pretendete che il capoporto faccia gli straordinari, sbagliate. Anche lei ha una vita.
Il 10 maggio arriva il comunicato ufficiale di Modena. La nave dei pirati ha gia' lasciato il porto.
Non stiamo nascondendo nessun documento utile. Le prove sono in bella vista. La duchessa le ha trovate facilmente.
La nave il 7 maggio doveva lasciare il porto. Se una nave resta più di quanto richiesto non la cannoneggiamo, ci facciamo pagare la mora.
Modena ordina e Siena ubbidisce come un bravo cagnolino? ERRORE.
Non intendiamo pagare nessun risarcimento.
Era vostra premura far scortare degnamente una nave colma di merci e beni. Ora in mano ai pirati.
Era vostra premura mandare a Siena un comunicato ufficiale il giorno 7 maggio.
Modena ha chiesto a Firenze, Genova e il Regno delle 2 Sicilie di utilizzare le navi per rintracciare la nave pirata. Siena non viene nemmeno presa in considerazione.
Modena il giorno 7 maggio sapeva che la nave era ad Orbetello.
Modena poteva chiedere ai suoi alleati di andare nei pressi del porto di Orbetello e aspettare la nave una volta uscita.
Modena poteva compilare in modo visibile, una denuncia a carico dei pirati, svolgere un processo e chiedere in qualsiasi luogo di confermare la sentenza. Se ciò fosse avvenuto il PM e il giudice di Siena avrebbero potuto fermarli.
Non siamo complici dei pirati, la loro nave non è stata riparata.
Pagare un eventuale risarcimento equivale a considerarci complici dei pirati.
Redatto e sigillato nel Palazzo Pubblico di Siena il primo giorno, del mese di giugno, dell'anno di grazia 1462.
Ad perpetuam rei memoriam.
Per il Consiglio
Giovanno Stewart
Signore della Repubblica di Siena
[/rp]
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